Si è svolta ieri la prima udienza dibattimentale per Uber Capucci, il 68enne di Spilamberto accusato di aver ucciso il fratello Emore, il primo ottobre del 2023 nella villetta di famiglia, in via Torino a Vignola, a seguito di un violento litigio. L’uomo deve rispondere di omicidio volontario aggravato dalla premeditazione. Inoltre, in quell’occasione venne trovata senza vita nell’abitazione anche la madre 88enne, Anna Malmusi. Il processo ha preso avvio con la presentazione delle questioni preliminari. Secondo l’accusa, il 68enne avrebbe premeditato l’assassinio del fratello, arrivando nell’abitazione di famiglia il 1° ottobre con l’intento di uccidere. La procura ha contestato l’aggravante della premeditazione, sostenendo che Uber avesse acquistato un taglierino, proprio a quel fine. Arma che successivamente avrebbe rivolto contro sé stesso nel tentativo di suicidarsi. La difesa, rappresentata dall’avvocato Fabio Bazzani, ha contestato questa ricostruzione, ritenendo che si sia trattato di un atto d’impeto scaturito da una violenta lite tra i due fratelli. Inoltre, per la difesa proprio quel taglierino fu invece acquistato dall’imputato per effettuare lavori di giardinaggio. Per quanto riguarda invece il decesso della madre di Uber e Emore, Anna Malmusi, la cui morte era stata inizialmente connessa all’omicidio del figlio, il procedimento lo scorso anno era stato stralciato. Il quadro indiziario continua a essere esaminato. Non è infatti stato possibile accertarne la causa esatta del decesso. La linea difensiva di Capucci ha sempre sostenuto che l’anziana fosse già morta e che l’accoltellamento del fratello fosse stata una reazione proprio a questo fatto. La prossima udienza è stata fissata per il 25 febbraio, dove si proseguirà con l’esame delle questioni preliminari e l’apertura dell’istruttoria.