Un’elaborata truffa ai danni dell’Università di Modena e Reggio Emilia.
Le indagini della Procura della Repubblica di Modena sono state avviate in seguito alla denuncia-querela presentata dalla stessa Unimore in relazione ad anomalie nella gestione amministrativa e contabile di un Dipartimento dell’Università.
E’ finito cosi nei guai il responsabile amministrativo del Dipartimento: nel periodo tra il 2013 e il 2020 aveva falsamente attestato circa 750 mandati di pagamento assolutamente inventati, determinando così un guadagno illecito a favore di se stesso (e di altri)
Oltre al responsabile amministrativo, nella vicenda sono coinvolti altre 17 persone, tra cui docenti universitari, dottorandi, titolari di assegni di ricerca e addetti amministrativi.
Sono indagati per peculato, falsità ideologica e materiale e truffa aggravata ai danni di un Ente pubblico,.
Potendo accedere liberamente al sistema gestionale e alla firma digitale, il responsabile amministrativo del Dipartimento provvedeva a creare “ad arte” i mandati dei pagamenti e le loro causali, che hanno tratto in inganno la Tesoreria dell’Università, che ha pagato…in buona fede.
Le causali erano credibili ma false: in particolare, si trattava di “pagamento fornitori” e rimborsi spese, riguardanti – tuttavia – prestazioni mai avvenute o spese mai fatte, oppure addirittura relative ad acquisti e servizi non attinenti all’attività dell’Università (compresa la riparazione meccanica di un’auto privata).
La Guardia di Finanza, in esecuzione del decreto di sequestro emesso dal Gip del Tribunale di Modena, al principale indagato (il responsabile amministrativo del Dipartimento) ha sequestrato disponibilità finanziarie e le quote di due immobili in provincia di Modena e Foggia per un importo complessivo di 260mila euro.