Sciopero revocato in cambio dell’aumento del buono pasto. Un primo punto di incontro è stato trovato ieri dopo un incontro fiume tra i sindacati e l’azienda di trasporto pubblico locale Seta. Al termine del tavolo, Filt-Cgil, FIT-Cisl, UILTrasporti, Faisa Cisal e Ugl hanno deciso di ritirare le procedure di sciopero in cambio dell’accettazione da parte di Seta di aumentare a 8 euro il valore del ticket a partire dal primo gennaio del 2025. Il passo, seppur insufficiente, è stato visto dalle sigle come un segnale di apertura in un percorso su cui procedere con decisione. È stato infatti concordato con l’azienda un crono programma di incontri per completare la trattativa entro il 30 aprile 2025. L’accordo sul ticket, pur non risolvendo tutte le problematiche, è stato visto anche da Orsa trasporti come un segnale di apertura e una premessa positiva per proseguire su altri fronti, come la revisione degli altri istituti contrattuali. IL percorso non sarà facile: dagli scorsi tavoli l’azienda avrebbe presentato l’idea di approdare al contratto unico estendendo le condizioni peggiorative degli autisti assunti dopo il 2012, in termini di ore lavorate, indennità e giorni di riposo anche ai lavoratori “senior”, in forza da prima di quella data spartiacque. Le risorse messe in campo da Seta poi, sono ritenute insufficienti: 600mila euro rispetto ai quattro milioni auspicati. Ancora più dura la posizione del sindacato USB, che è stato escluso dal tavolo. Pur portando avanti da tempo la battaglia per l’aumento del ticket, la sigla guarda con scetticismo al risultato ottenuto ieri. La crescita del valore del buono pasto è vista non come una conquista, ma come un tentativo da parte dell’azienda di sedare le proteste attraverso un piccolo aggiustamento, non risolutivo dei problemi economici vissuti dai lavoratori. Usb conferma lo stato di agitazione e annuncia che farà convergere lo sciopero aziendale con quello nazionale già fissato per il 13 dicembre.