Nel video l’intervista a:
– Grazia Baracchi, Professoressa di Giada
– Serena Napoletano, Amica di famiglia

Una chiesa di San Paolo Apostolo gremita, che a fatica riusciva a contenere la folla arrivata per dare l’ultimo, straziante, saluto a Giada Fratucello, la 12enne modenese tragicamente scomparsa lunedì di Pasquetta. Un malore improvviso l’ha colta mentre giocava sulla spiaggia di Lido delle Nazioni. La corsa disperata in ospedale, le speranze aggrappate a un filo, e poi il silenzio più duro: non c’è stato nulla da fare. Oggi, nel giorno dell’addio, amici, parenti, conoscenti, compagni di scuola hanno voluto esserci, portando con sé fiori e piccoli pensieri scritti su pezzetti di carta: parole semplici e sincere, appese a palloncini rosa, il colore che Giada amava di più, pronti per volare in cielo, come a volerla raggiungere, lontana ma ancora incredibilmente vicina nei cuori di chi l’ha conosciuta e amata. A seguito dell’improvviso decesso, sono stati avviati gli accertamenti medico legali volti a far luce sul dramma. Non si esclude, infatti, che il malore della piccola possa essere legato ad una patologia. Oggi, tutti gli amici di famiglia e chi aveva avuto l’onore di incontrare l’adolescente non possono che ricordare quel sorriso sempre stampato sul suo volto, la sua voglia di vivere e la sua immensa dolcezza.