La Haemotronic di Medolla dovrà risarcire le famiglie di Biagio Santucci e Giordano Visconti, due dei quattro operai che il 29 maggio di dieci anni fa persero la vita sotto le macerie del capannone di Medolla. A deciderlo è stato il Tribunale civile di Modena, che ha quantificato il risarcimento in un milione e mezzo di euro, da suddividere tra i familiari dei due giovani, deceduti all’età di 24 e 33 anni. Le cifre, in particolare, ammontano a 952mila e 100 euro per la famiglia Santucci e 512mila e 300 euro per la madre e il fratello di Giordano Visconti. La sentenza è stata firmata dal giudice del tribunale di Modena Michele Cifarelli. Essa accoglie la tesi degli avvocati dei familiari, ovvero che i dipendenti  erano rientrati al lavoro, dopo la scossa del 20 maggio  troppo presto, senza il tempo per l’azienda di fare una nuova rivalutazione degli eventuali rischi. Il processo civile riprende il filo interrotto da quello penale. Nel 2016, il fascicolo per omicidio colposo venne archiviato poiché l’azienda risultò avere rispettato tutte le normative, benché ai tempi fossero carenti. Proprio per questo, però, secondo il giudice civile, l’azienda avrebbe dovuto fare un’ulteriore rivalutazione del rischio, necessaria di fronte alle scosse del 20 maggio e di quelle che la seguirono. L’articolo preso in considerazione è il 2087 del codice civile in materia di tutela del lavoro, che impone all’imprenditore di adottare nell’esercizio dell’impresa le misure che, secondo la particolarità del lavoro, l’esperienza e la tecnica, sono necessarie a tutelare l’integrità fisica e la personalità morale dei prestatori del lavoro. In quella tragedia, lo ricordiamo, persero la vita quattro operai, Giordano Visconti, Paolo Siclari, Matteo Serra e Biagio Santucci.