Nel video l’intervista a Franco Bregola, Gestore sala biliardo Bocciofila Soliera

Sono stabili ma ancora gravi le condizioni di Norina Marabini e di suo padre, feriti ieri dal marito di lei, Paolo Soncin, il 68enne che dopo aver tentato di ucciderli si è tolto la vita. La tragedia di Soliera ha ancora i contorni incerti, per quanto riguarda la dinamica ma anche le cause che hanno scatenato la lite culminata nel gesto estremo. All’interno dell’appartamento al secondo piano della palazzina in via Marconi c’erano segni di una colluttazione furiosa. Il sangue era sparso sul pavimento e accasciati a terra sono stati trovati la donna, di 66 anni e l’anziano padre di 85. Lei, nonostante le ferite, è riuscita a urlare, facendosi sentire dai vicini, che hanno chiamato i soccorsi. Soncin avrebbe utilizzato vari oggetti che ha trovato in casa per colpirli; qualsiasi cosa potesse afferrare per ferire, tra cui un martello. A terra sarebbe stato trovato anche un coltello. Le due vittime hanno riportato importanti ferite alla testa. Particolarmente grave il trauma cranico dell’85enne, ancora intubato in terapia intensiva a Baggiovara. Non si sa cosa abbia scatenato tutta questa rabbia. La famiglia è descritta dai vicini come riservata, ma tranquilla. Hanno due figlie e dei nipoti di cui si prendevano cura. Paolo Soncin, ex operaio, lavorava a San Cesario ed era da poco andato in pensione. Lo stesso aveva fatto la moglie Norina, addetta alle pulizie alla Bocciofila del paese.

Il padre di Norina Marabini era da poco tempo andato a vivere con lei e Paolo Soncin. Pare che ci fossero dei dissapori tra marito e moglie ma soprattutto tra i due uomini. Eppure erano in pochi a saperlo. Gli stessi vicini di casa, quelli che abitano ad appena un piano di distanza, raccontano che non vi fosse nessuno screzio all’apparenza, niente che dalla superficie suonasse come un campanello d’allarme