Non stava andando a lavoro come detto in precedenza ma ieri mattina intorno alle 7 Alessando Scotti era uscito di casa per recarsi alle camere ardenti del padre, deceduto appena il giorno prima a causa di una malattia. Arrivato in strada si è reso conto di non avere le chiavi con sé e nel tentativo di rientrare nel suo appartamento al civico 128 di via Mazzini ha deciso di arrampicarsi dal balcone esterno. Un’operazione che sembra avesse già compiuto in passato. E’ così che dopo essersi fatto aprire il portone da un vicino di casa ha raggiunto la finestra del pianerottolo delle scale e ha tentato di arrivare sul suo balcone poco più in alto. Sfortunatamente però non è riuscito nel suo intento; le indagini avviate dai Carabinieri intervenuti sul posto dovranno far luce sull’esatta dinamica. Alessandro Scotti potrebbe aver perso l’equilibrio o aver mancano la presa precipitando al suolo dopo un volo di una decina di metri. Il tonfo è stato udito dai vicini. Sembra che qualcuno l’abbia anche visto esanime e abbia allertato i soccorsi. L’impatto però gli è stato fatale. I traumi provocati dalla caduta non gli hanno lasciato scampo e all’arrivo dei sanitari del 118 per lui non c’era più nulla da fare. Il suo corpo è stato portato via dalle onoranze funebri e al momento si trova alla Medicina Legale. Alessandro lavorava nel settore della Ceramica come Carrellista e viveva nell’appartamento di Formigine da una ventina di anni. Lascia un figlio di 16 anni e un profondo dolore nei familiari e negli amici.
TRAGEDIA A FORMIGINE, ALESSANDRO SCOTTI DECEDUTO IL GIORNO DOPO IL PADRE
Lascia un figlio di 16 anni e in un profondo dolore nei familiari Alessandro Scotti il 42enne di Formigine deceduto dopo essere precipitato dal terzo piano della sua palazzina. Quella mattina doveva recarsi alle camere ardenti del padre.