Nel video l’intervista a Fabio Ranieri, Comandante Nucleo Polizia Economico- finanziaria Guardia di Finanza
41 ordinanze di custodia cautelare sono state emesse in diverse regioni italiane, tra cui l’Emilia Romagna da oltre 160 militari del Comando provinciale della Guardia di Finanza di Bologna, con il supporto del Servizio centrale di investigazione sulla criminalità organizzata e di altri Reparti del Corpo. Nel mirino delle fiamme gialle un vasto traffico internazionale di cocaina, hashish e marijuana gestito da soggetti appartenenti a un’associazione a delinquere composta da italiani appartenenti o contigui alla ‘ndrangheta reggina e crotonese. Degli arresti sono stati eseguiti anche nella provincia di Modena. Le indagini, durate oltre due anni dirette dalla Dda di Bologna e coordinate dalla Procura nazionale antimafia e antiterrorismo alla luce di convergenze emerse con altri filoni investigativi, hanno permesso di riscontrare il coinvolgimento di una fitta rete di soggetti di nazionalità cinese dediti, di professione e sistematicità, al riciclaggio di ingenti proventi illeciti accumulati dal sodalizio criminale. Grazie all’acquisizione delle chat criptate i Finanzieri hanno ricostruito la struttura del sodalizio criminale e l’intera filiera dell’approvvigionamento dello stupefacente. Durante le indagini, sono stati ricostruiti approvvigionamenti e cessioni che sfiorano i 1.200 chilogrammi di cocaina, 450 kg di hashish e i 95 di marijuana. Quantitativi ingenti che hanno fruttato all’associazione decine di milioni di euro, parzialmente reimpiegati in 14 società intestate a prestanome e utilizzate anche per “mascherare”, in pieno periodo di lockdown, i trasporti di droga attraverso false bolle di accompagnamento