Un altro tracollo, a 10 giorni dai 5 gol subiti a San Benedetto del Tronto. Il Carpi naufraga anche a Fano subendo un pesante 4-0 dalla terz’ultima della classe, che in casa aveva vinto una sola volta nelle precedenti 11 giornate e non segnava 4 reti nel proprio stadio addirittura da 6 anni. Numeri impietosi per descrivere la terza sconfitta sulle 4 gare della gestione Foschi, francamente la più imbarazzante per l’atteggiamento mostrato soprattutto nel primo tempo da un Carpi senza voglia, schiacciato nella propria trequarti da un avversario che ha avuto via libera senza nemmeno faticare. Una prestazione inqualificabile che dovrà far riflettere allenatore e società, all’opposto rispetto a quella da battaglia di lunedì col Mantova. Il Fano si è divertito, sbloccando il match addirittura in contropiede col lancio di Ferrara che ha pescato Carpani perso da Fofana per l’1-0. Il raddoppio l’ha firmato Nepi su tacco di Barbuti, sotto gli occhi degli immobili Gozzi e Venturi. E’ stato poi lo stesso Barbuti, a lungo inseguito dal Carpi a gennaio, a chiudere la gara con una girata su cross di Valeau prima del riposo. La ripresa è durata ancora meno, giusto il tempo che Foschi passasse al 4-2-3-1 per provare a far tornare in vita i suoi: ma Venturi, in giornata horror, ha affondato Barbuti davanti a Rossini. Espulsione e rigore trasformato dallo stesso attaccante montalese per il 4-0. I restanti 40’ sono stati accademia, col palo di Ferrara a salvare il Carpi dalla cinquina e una sensazione di impotenza mai vista in stagione. Con questo atteggiamento, nonostante il +5 sui playout, c’è davvero da mettersi le mani capelli.