Dalla pandemia Covid19 al ritrovamento con relativo brillamento di ordigni risalenti al periodo bellico, dall’alluvione di dicembre al tornado della scorsa primavera, fino al controllo preventivo e continuativo dell’intero territorio, compreso il presidio della via Emilia, anche in collaborazione anche con altre associazioni, in determinate situazioni di necessità a supporto della sicurezza. Quello appena archiviato è stato un anno veramente duro e impegnativo per la Protezione Civile di Castelfranco Emilia: numeri alla mano, la struttura ha registrato un aumento del 40% delle attività ordinarie, mentre sul fronte della gestione delle emergenze c’è stata una vera e propria impennata verticale con l’impegno dei volontari che si è addirittura decuplicato, passando dalle 341 ore del 2019 a ben oltre quota 3.412 nel 2020, con le attività inerenti l’emergenza covid19 ovviamente ancora in corso. “Quello che ci siamo appena lasciati alle spalle è stato senza ombra di dubbio, per tutti, un vero e proprio annus horribilis – ha dichiarato il Responsabile della Protezione Civile di Castelfranco Emilia Roberto Pausilli – in cui tutti, nessuno escluso, siamo stati messi a dura prova. In primis, come è facilmente intuibile, dall’emergenza coronavirus; contemporaneamente, per la serie non facciamoci mancare nulla, abbiamo dovuto fare fronte anche ad altri momenti particolarmente critici quali ad esempio lo straripamento del Panaro a dicembre. Alla fine, però, siamo riusciti tutti insieme a superare ancora una volta tutti gli ostacoli, pur dovendo fare i conti come mai prima, e mi riferisco alla diffusione del coronavirus, con la sensazione della paura. Noi componenti della Protezione Civile – ha poi aggiunto – siamo persone normalissime che dedicano il proprio tempo libero agli altri, alla comunità, e anche noi abbiamo le nostre difficoltà e soprattutto i nostri timori. Tante volte, indossata la divisa e la mascherina, abbiamo visto la paura dipinta negli occhi delle nostre famiglie chiuse in casa, e la mia, la nostra risposta è sempre stata il sorriso, anche nei confronti dell’utenza nello svolgimento delle varie attività, con un unico chiaro obiettivo: tranquillizzare tutti e superare gli ostacoli. E’ stata dura, e lo è tutt’ora perché l’emergenza ahinoi non è certo finita, ma noi siamo e saremo sempre “armati” del nostro sorriso, sincero e mai di circostanza”.
Parole cui fa eco la riflessione del Sindaco di Castelfranco Emilia Giovanni Gargano che ha voluto ribadire ancora una volta di essere “profondamente fiero di questa fantastica squadra: 50 tra uomini e donne che sono l’orgoglio del nostro territorio. Se dovessi sintetizzare il mio pensiero in un’immagine, la mente correrebbe subito alla recente alluvione quando, con indosso a mia volta la divisa della Protezione Civile e completamente ricoperto di fango, sono stato con loro in prima linea, anche di notte, incrociando sguardi che ancora una volta emanavano una forza d’animo veramente unica: donne e uomini, non dimentichiamolo mai, che tolgono tempo alla propria famiglia per dedicarlo alla comunità. Spesso si utilizza, talvolta inflazionandolo, il termine eccellenza. In questo caso, no: al punto tale che, lo dico chiaramente in iperbole ma mi piace essere diretto, se un domani dovessero mai cambiare nome, potrebbero tranquillamente essere ribattezzati come Eccellenza Civile. Perché lo sono e Castelfranco è fiera di loro”.