Da questa notte torna il consueto appuntamento. Inizia l’ora legale e finisce quella solare. Alle 2 bisogna spostare le lancette in avanti di 60 minuti. Dormiremo un’ora in meno, ma guadagneremo un’ora di luce e giornate più lunghe. E questo sino all’ultimo weekend di ottobre dove le lancette torneranno indietro.

In Italia, l’ora legale è stata istituita nel 1916 e da allora, con un’interruzione per la Seconda Guerra Mondiale dal 1940 al 1948, accompagna ininterrottamente l’ingresso in primavera. Il fine principale del provvedimento è quello del contenimento energetico. Nel solo 2019 i benefici si sono tradotti in un risparmio pari a 505 milioni di kWh,  quanto il consumo medio annuo di elettricità di circa 190 mila famiglie e un valore corrispondente a minori emissioni di CO2 in atmosfera per 250 mila tonnellate.

L’Europea ha già abolito il cambio dell’ora lasciando da quest’anno libera scelta ai paesi membri. L’Italia ha optato per mantenere la tradizione inalterata, a differenza ad esempio di quanto deciso dalla Francia, che terrà fissa l’ora legale.