Nel video l’intervista a:
– Tenente Colonnello Giuseppe De Gori, Comandante Nucleo Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale Bologna;
– Don Riccardo Fangarezzi, Direttore dell’archivio Abbaziale di Nonantola
Era stato messo in vendita su internet, come accade oggi per quasi ogni oggetto. Ma non era un articolo qualsiasi: era un prezioso manoscritto risalente al 1665. Il “Campione de Beni Stabili dell’Augusta Abbazia di Nonantola”, che censiva i beni appartenenti appunto all’Abbazia e al Seminario di Nonantola, è stato così ritrovato, online, nel luglio 2020, dopo che era stato trafugato dal luogo sacro negli anni Ottanta. Ad accorgersi della sua presenza su internet, è stato Don Riccardo Fangarezzi, direttore dell’archivio Abbaziale di Nonantola. Dopo la segnalazione, si sono immediatamente attivati i Carabinieri del Nucleo a Tutela del Patrimonio Culturale di Bologna che sono riusciti a recuperare il prezioso manoscritto. Questa mattina, l’oggetto dall’importante valore culturale e storico è tornato al suo posto, riconsegnato con un incontro ufficiale nella Cripta dell’Abbazia. Le indagini dei Carabinieri hanno permesso di capire che il manoscritto, in possesso di un collezionista bolognese, era stato acquistato nel 2017 da un compratore ritenuto in buona fede, il quale aveva poi pensato di venderlo online. Basta uno sguardo per rimanere affascinati dal prezioso reperto: un testo composto da 202 pagine di carta, scritto rigorosamente a mano e accompagnato da mappe e precise planimetrie, il tutto racchiuso in una copertina di cuoio a portafoglio e legacci. L’antico manoscritto ha un valore immenso, soprattutto storico e culturale.