Nel video le interviste a:

-Fani Radwan, Siriano

-Raif Ayan, Titolare Ayan Market

Le immagini della devastazione provocata dal terremoto in Turchia stanno facendo il giro del mondo. Uomini e donne che scavano alla ricerca dei propri cari e un bilancio di vittime e feriti che si aggrava di ora in ora. Quasi 3000 gli edifici crollati. La terribile scossa ha colpito la parte sud-orientale della Turchia e l’area del confine con la Siria. La prima scossa alle 4.17 di notte ha avuto una magnitudo di 7.8, 15 minuti dopo un’altra altrettanto forte da 6.7, seguita da altre 6 di magnitudo superiore a 4.5, sempre nella stessa area. Secondo il presidente turco Erdogan è stato il disastro più grande registrato nel Paese dal 1939. Ore di apprensione e di attesa anche a Modena dove sono oltre 500 i cittadini turchi che vivono sotto la Ghirlandina, una trentina quelli Siriani. Numerosi quelli che si sono recati al Centro Culturale Islamico Turco per pregare nella speranza che si salvino più persone possibile.

La ong di protezione civile siriana White Helmets ha dichiarato lo stato di emergenza nel nord-est del Paese e ha lanciato un appello alle organizzazioni umanitarie internazionali affinché intervengano con aiuti in tempi rapidi. Il meccanismo europeo di Protezione civile ha mobilitato dieci squadre per il soccorso immediato e l’Italia ha offerto il suo aiuto. Anche Modena si è detta pronta a fare la sua parte.