Nel servizio intervista a Zohra Kharsi
Sono le 22.45 della notte scorsa, quando la terra, in Marocco, comincia a tremare. Una violenta scossa di magnitudo 7, con epicentro vicino a Marrakech, rade al suolo interi edifici e polverizza strade. Trenta secondi che non sono mai durati così tanto. Quel che resta, è una distesa di distruzione, morti, feriti, tantissimi dispersi. Ma il bilancio del disastro continua a salire: oltre mille i corpi senza vita ritrovati e almeno 1200 i feriti. Si tratta del terremoto più grave che abbia mai colpito il Paese. Modena si stringe al dolore per quella che è una vera e propria tragedia. Particolarmente in apprensione chi, come Zohra, vive qui in città da anni e, in quella terra, ha la propria famiglia
Tanti i messaggi di cordoglio e di solidarietà rivolti in queste ore alle popolazioni colpite. Intanto, il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, fa sapere che non vi sarebbero vittime o feriti tra i 200 italiani presenti nelle zone trafitte dal sisma. Anche Guiebre, giocatore del Modena Calcio, si trovava proprio ieri a Marrakech con la nazionale del Burkina Faso. Malgrado la notte insonne, il terzino canarino sta bene. Ora, si continua a lavorare senza sosta per una terra ferita che ha bisogno di tutto l’aiuto per rialzarsi.