Sono stati condannati ad un totale di oltre 16 anni di carcere un modenese 54enne e i suoi due figli di 30 e 24 anni, finiti in manette nell’ottobre scorso perché accusati del tentato omicidio, aggravato dall’odio razziale, nei confronti di un 23enne del Burkina Faso. Nella giornata di oggi si è concluso il processo con rito abbreviato a loro carico e il giudice, la dottoressa Malavasi, ha condannato i due fratelli rispettivamente a 6 anni e 2 mesi e 5 anni e 4 mesi, mentre il padre a 5 anni e 2 mesi di detenzione. I fatti risalgono al 15 luglio dello scorso anno quando i tre, modenesi ma con origini nomadi, durante una spedizione punitiva in zona morane, mentre erano alla ricerca di altri stranieri, aggredirono il 22enne prima verbalmente con espressioni discriminatorie a sfondo razziale e poi fisicamente, colpendolo con un bastone sulla testa e con due colpi di machete in direzione del volto. Non contenti prima di darsi alla fuga a bordo di una utilitaria, cercarono anche di investirlo, ma la vittima riuscì a trovare riparo in una siepe lungo il ciglio della strada. Oggi a distanza di 8 mesi dall’episodio criminoso il genitore con i due figli sono stati condannati in primo grado.
TENTATO OMICIDIO, AGGREDIRONO CON UN MACHETE UNO STRANIERO, CONDANNATI
Prima lo avevano aggredito con un machete e poi cercato di investire con la macchina. Un padre con i suoi due figli sono stati condannati in primo grado con l’accusa di tentato omicidio nei confronti di uno straniero