La fase-due che prenderà il via anche nella nostra provincia da lunedì, con la ripartenza di tante aziende, avrà come nodo centrale quello del trasporto pubblico, al cui fianco si candidano a un ruolo di supporto anche i taxi e gli operatori del noleggio con condecente, che a Modena sono stati fortemente colpiti dall’emergenza da Coronavirus. I tassisti – come spiega Antonio Altiero, di Cotamo, uno dei due consorzi modenesi – hanno potuto continuare l’attività ma con un calo di fatturato che in provincia va oltre l’80% anche per la decisione di contribuire volontariamente alla riduzione degli spostamenti riducendo fortemente le corse. I tassisti si sono già adeguati ai nuovi protocolli di sicurezza: sanificazione giornaliera dell’auto e dei sedili dopo ogni corsa, riduzione del numero di trasportati, adozione di mascherine e guanti e installazione di paratie para alito sono gli strumenti adottati dalla categoria.
Fermi dallo scoppio dell’emergenza sono gli operatori modenesi di noleggio auto con conducenti e autobus. Tutti gli operatori hanno i dipendenti in cassa integrazione vivendo di trasporto scolastico, turismo, eventi fieristici, traffico di lavoro, e spostamenti di dipendenti all’estero, attività che da febbraio sono completamente ferme. Insieme ai taxi le associazioni di categoria hanno già preso contatto con la Regione per offrire servizi alternativi utilizzando auto, van e bus turistici per portare i dipendenti da casa alle aziende e viceversa in sicurezza per la fase due. Per questo sono stati predisposto i mezzi con divisorie in policarbonato e ed è prevista una sanificazione continua, con guanti, mascherine e disinfettanti, sia per gli autisti che per gli utenti.