Se non bastasse l’emergenza Coronavirus, con gli annessi danni all’economia della nostra provincia, anche dalla manovra del Comune di Modena arrivano brutte notizie per i modenesi. Il sindaco Muzzarelli, nel Consiglio Comunale di ieri, ha annunciato l’inserimento di una manovra fiscale con l’aumento dell’addizionale Irpef che porterà nelle casse un introito di 1,8 milioni di euro. Non verrà toccato lo scaglione di reddito più basso, fino a 15 mila euro, e sarà mantenuta la progressività sugli scaglioni superiori, ha spiegato in una nota il Comune. L’impatto sui contribuenti degli scaglioni interessati varia, a seconda dei livelli di reddito, tra i 30 e gli 85 euro all’anno. Per il 2020 dunque si prevede un gettito complessivo dall’Irpef di 19,7 milioni di euro. Il Comune, diversamente da altri enti locali della regione, non ha mai applicato l’addizionale dello 0,8 a tutti gli scaglioni, ma solo a quello più alto, oltre i 75 mila euro. Nella manovra è prevista anche l’unificazione dei tributi Imu-Tasi in un’unica imposizione, la cosiddetta “nuova Imu”, ma a parità di gettito per il Comune, con il riordino per alcune aliquote. Più in generale la manovra di bilancio prevede investimenti per 132 milioni di euro nel triennio, con 50 milioni di autofinanziamento senza ricorrere a nuovi debiti, per non gravare con gli interessi sulla spesa corrente che, nel 2020, sarà di 240 milioni.
TASSE: IL COMUNE AUMENTA L’ADDIZIONALE IRPEF
Nell’ultimo consiglio comunale il sindaco Muzzarelli ha annunciato l’aumento dell’addizionale Irpef che porterà un gettito di 1,8 milioni: non si tocca lo scaglione di reddito più basso, fino a 15 mila euro, resta la progressività sugli scaglioni superiori