Un taglio complessivo di circa 165 mila dosi di vaccino sulle consegne di questa settimana. Questa la decisione dell’azienda Pfizer, come reso noto dal commissario straordinario per l’Emergenza, Domenico Arcuri. Dalle oltre 560mila dosi previste, ai 293 punti di somministrazione italiani ne arriveranno poco meno di 400mila. L’Emilia-Romagna, insieme al Veneto e alla Lombardia, risulta la regione più penalizzata, poiché questo taglio, che il Commissario Arcuri ha definito “arbitrario”, comporterà un calo di circa 25mila dosi. Segue il Lazio, che ne vedrà 12mila in meno. Solo sei regioni in tutto non verranno toccate dal taglio. Dopo il pressing del Governo tuttavia, il colosso americano ha scritto in una nota che entro una settimana restituirà le dosi tagliate all’Italia. Si attende quindi lunedì prossimo, il 25 gennaio un ritorno alla regolarità nelle consegne delle dosi, mentre un’altra data da cerchiare sul calendario è venerdì 29 gennaio, quando l’Agenzia europea del farmaco deciderà sul via libera del prodotto di AstraZeneca. Un vaccino con costi di sviluppo inferiori e che non necessità di essere conservato a bassissime temperature come il Pfizer. Tuttavia, questo farmaco è stato scarsamente sperimentato sugli anziani, fatto che potrebbe portare a un’autorizzazione solo per somministrazioni a persone under 55.