Un litro di benzina è stabilmente sopra i 2 euro, il gasolio è di poco sotto. Da settimane non c’è un freno ai continui rincari su tutto il territorio nazionale. L’idea del governo di far allestire in tutti i distributori a partire dal 1° agosto un cartello con i costi medi di benzina e gasolio non ha prodotto gli effetti sperati, ovvero far calare i prezzi. Nel mirino ci sono le ormai famigerate accise, tasse sui carburanti che si trascinano da decenni. Lo scorso anno era stato inserito uno sconto, ma il Governo ha deciso di non rinnovarlo. Non solo, non ammette ripensamenti. E fare il pieno di carburante sta diventando sempre più oneroso per gli italiani. Cittadini e associazioni non ci stanno. Tra le tante iniziative, la petizione di Altroconsumo, con la quale si chiede al Governo di ripristinare il taglio delle accise e un azzeramento temporaneo dell’Iva sulla benzina, attualmente al 22%, con oltre 100mila persone che l’hanno già sottoscritta. Anche a Modena, il Codacons ha chiesto l’intervento della Magistratura, accusando lo Stato di fare cassa con i rincari e puntando il dito anche su pompe e grossisti responsabili di speculazioni.
TAGLIO DELLE ACCISE, IL GOVERNO DICE NO: OLTRE 100MILA CITTADINI FIRMANO UNA PETIZIONE
Il prezzo della benzina continua la sua corsa al rialzo e i cittadini non ci stanno. Sono oltre 100mila le firme che Altroconsumo ha raccolto nel giro di poche ore per chiedere lo sconto sulle accise. Ma il Governo dice no.