Dopo aver superato con una buona prestazione e qualche rimpianto il banco di prova di Forlì, per il Carpi si avvicina un test ancora più duro. I biancorossi hanno ripreso a lavorare in vista del big match di domenica a Pistoia, sul campo della squadra più in forma del momento. I toscanisecondi, dopo aver cambiato guida tecnica con Consonni al posto di Cascione, stanno viaggiando a ritmi vertiginosi e in un girone hanno rosicchiato ben 11 punti al Carpi. Dopo l’1-1 di 4 mesi fa al “Cabassi”, con le tante polemiche nate per l’annullamento del 2-0 di Sall, la squadra di Bagatti era a +4 e ora, un girone dopo, si ritrova distanziata di 7 punti dagli arancioni, che in questo lasso di tempo hanno viaggiato più forte di tutti, conquistando 38 punti in 19 giornate, alla media di 2 a partita, meglio anche della Giana, ferma a 33 anche se con una gara in meno. Per il Carpi sarà probabilmente l’ultimissimo treno per poter provare a lottare ancora per il 2° posto, ma per prenderlo bisognerà sfatare anche un tabù, quello del “Melani”. Nella loro storia i biancorossi non hanno mai vinto nell’impianto toscano, dove in 11 precedenti con la Pistoiese hanno raccolto 3 pari e ben 8 sconfitte. L’ultimo incrocio risale alla C1 ’98-99 quando non bastò la rete di Gennari per evitare la sconfitta per 2-1, mentre l’ultimo punto raccolto è quello del 1997, ultima di regular season, quando l’1-1 firmato da Gallicchio valse la certezza del 3° posto alla squadra di De Canio, che poi avrebbe perso la finale playoff per la B.