Ha preso il via l’iter che porta al debutto del Super Green Pass. Con un primo incontro interlocutorio con il governo, le Regioni hanno chiesto di “premiare chi si vaccina”, spingendo per avviare il provvedimento che prevede restrizioni per chi ha deciso di non partecipare alla campagna vaccinale anti-Covid. Una richiesta arrivata all’unanimità da tutti i territori e avanzata nel caso di restrizioni attuate con il cambio di colore, in particolare arancione e rosso. Alcuni Governatori hanno deciso di chiedere anche di più, ritenendo opportune limitazioni ai non vaccinati anche in zona bianca. Al momento nessuna decisione è stata presa da parte del Governo, che, ascoltate le loro richieste, incontrerà di nuovo le Regioni prima del consiglio dei ministri in programma giovedì. L’unica certezza, annunciata dal Ministro Speranza in un tweet, è sulla terza dose: sarà possibile farla a cinque mesi dal completamento del primo ciclo”, in anticipo quindi, rispetto ai sei mesi indicati ad oggi. In settimana verrà fatta una scelta anche sull’obbligo del richiamo booster per i sanitari. Le Regioni spingono per decidere in fretta, guardando con apprensione la crescita dei contagi e la lenta ma costante risalita dei ricoveri. L’ipotesi più accreditata rimane quella di introdurre il super green pass solo in zona arancione o rossa, facendo valere le regole restrittive di questi colori solo per chi non è vaccinato. Chi non ha partecipato alla campagna potrebbe quindi accedere solo ai servizi essenziali, ma restare da cinema, teatri, ristoranti e altri luoghi di ritrovo, aggregazione e socialità al chiuso.
SUPER GREEN PASS, LAVORI IN CORSO. TERZA DOSE DOPO CINQUE MESI
Dopo l’incontro con il Governo, le Regioni hanno chiesto all’unanimità di accelerare sull’introduzione del super Green Pass. La decisione dovrebbe arrivare già in settimana. Via libera intanto alla terza dose a cinque mesi dal completamento del ciclo vaccinale