Nel video intervista a Stefano Bonaccini, Presidente Emilia-Romagna
Reclusione da 3 a 6 anni. E’ questo il principale giro di vite che il Consiglio dei Ministri ha approvato ieri a seguito dello sgombero del rave party di Modena proprio in relazione ai raduni non autorizzati. Una scelta che divide, soprattutto guardando a quella parte di testo che specifica: “se il fatto è commesso da più di 50 persone allo scopo di organizzare un raduno dal quale possa derivare un pericolo per l’ordine pubblico o la pubblica incolumità o ancora la salute pubblica”. Per l’opposizione si tratta di un provvedimento che permetterebbe di incriminare anche chi manifesta in scuole o università o chi mette in atto sit-in sindacali. Sul tema si è espresso anche il presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini. Il decreto, oltre alla pena della reclusione, prevede multe che vanno dai 1000 ai 10.000 euro e in caso di condanna, “è sempre ordinata la confisca delle cose che servirono o furono destinate a commettere il reato e di quelle utilizzate per realizzare le finalità dell’occupazione”. Una durezza che, sottolinea il governatore Bonaccini, non è stata ugualmente applicata alla manifestazione di Predappio, dove si sono riunite oltre duemila persone inneggianti alla figura di Benito Mussolini.