Non andrà in carcere, Lorenzo Carbone il 51enne reo confesso, in diretta tv, dell’omicidio della madre Loretta Levrini, l’80enne, affetta da demenza senile, avvenuto il 22 settembre a Spezzano di Fiorano. L’uomo l’avrebbe uccisa strangolandola con il laccio delle federe. Considerato parzialmente incapace di intendere e volere, il perito Sergio Isacco, nominato dal giudice, ha ritenuto che per lui non sia idonea la collocazione in carcere, dando ampio mandato al Servizio sanitario locale affinché si prenda cura dell’uomo. Secondo la perizia al momento di uccidere la madre, Carbone non era completamente lucido e non del tutto capace di intendere e volere. Il pool di esperti, dopo un intenso lavoro di valutazione, ha appurato che Carbone è affetto da un disturbo schizoide di personalità e dello spettro autistico di una portata tale da avere influito notevolmente sulla sua capacità di capire quello che stava facendo. Secondo il perito del tribunale, si tratta di una situazione molto delicata, dove la risposta penale all’omicidio della madre incontra evidenti limiti nelle condizioni di salute di Carbone. A giudizio del perito, le condizioni dell’uomo potranno migliorare solo con l’inserimento in una struttura adeguata e non restando tra le mura del carcere, dove si trova attualmente.