Nel video l’intervista a:
– Claudio Broglia, Vicesindaco di Crevalcore nel 2005
– Marco Martelli, Sindaco di Crevalcore
– Cardinale Matteo Maria Zuppi

17 vite spezzate all’improvviso, inghiottite dalla nebbia invernale di quel 7 gennaio del 2005. Erano le 12.53 e la visibilità era scarsissima. In località Bolognina di Crevalcore il treno interregionale proveniente da Verona, si trasformò in una trappola mortale per i pendolari che erano a bordo. A causa di un errore umano, il convoglio si scontò frontalmente con un treno merci con putrelle di acciaio proveniente da Roma. Il bilancio delle vittime fu pesantissimo: 17 morti, tra cui 6 modenesi e i 2 macchinisti, e 80 feriti. Le immagini delle carrozze sventrate fecero il giro della nazione e gli italiani restarono incollati alla tv per ore nella speranza di avere informazioni sulle vittime. A distanza di 20 anni il ricordo di quella tragedia resta ancora una ferita aperta. La comunità di Crevalcore non dimentica anzi nonostante siano passati due decenni, il tempo sembra essersi fermato a quel 7 gennaio del 2005. E proprio lì, dove una volta si trovava il tracciato, oggi corre la Ciclovia del Sole: nell’esatto punto in cui i due treni si scontrarono, è stato inaugurato un memoriale dedicato alle vittime. La parte principale del monumento, intimo e potente allo stesso tempo, è un pezzo originale di quel treno, un respingente, riemerso dal terreno più di un decennio dopo il disastro, durante i lavori di realizzazione del tracciato ciclabile. La cerimonia di commemorazione si è aperta con la santa messa nella chiesa di San Silvestro a Crevalcore del cardinale Matteo Maria Zuppi. Un momento di dolore e riflessione.