Ha preso il via ieri al Tribunale di Venezia il processo relativo all’inchiesta “Strade al Veleno” che potrebbe aver coinvolto anche 12 comuni della provincia di Modena, che hanno unitamente deciso di costituirsi parte civile nel procedimento penale. I comuni di Castelfranco, Castelvetro, Cavezzo, Finale, Medolla, Mirandola, Modena, Novi, San Felice, San Prospero e Vignola hanno deciso di far valere la propria posizione in quanto sospettano che nei propri territori possa essere stato utilizzato nel sottofondo di alcune infrastrutture viarie il concrete green, assicurato come ‘conglomerato ecologico certificato’, ma che conterrebbe invece quantità di sostanze nocive quali nichel, cromo, piombo e cloruro in quantità ben al di sopra della soglia di legge. Nel modenese sembra che le ditte destinatarie delle indagini della Dda di Venezia e ora a processo avrebbero operato in due o tre cantieri privati, per la realizzazione di opere di urbanizzazione primaria, opere destinate quindi a divenire pubbliche. Nella bassa Modenese invece il timore è che il Concrete Grenn sarebbe stato impiegato per le lavorazioni post terremoto. Intanto il Tribunale di Venezia ha accettato le liste testi e sono state depositate le istanze istruttorie. Il processo entrerà nel vivo dalla prossima udienza, fissata per il 12 aprile.
STRADE AL VELENO, PARTE IL PROCESSO, 12 COMUNI MODENESI SI COSTITUISCONO PARTE CIVILE
Sono 12 i comuni della provincia di Modena che si sono costituiti parte civile al processo per le “strade al veleno”, iniziato ieri al tribunale di Venezia. Il timore dei riguarderebbe l’utilizzo nel sottosuolo di Concrete Green, materiale contenente sostanze nocive