Si scaldano i motori della joint venture Cina-Usa per produrre auto di alta gamma full electric e plug-in in Emilia-Romagna, con un investimento da oltre un miliardo di euro e un migliaio di posti di lavoro annunciato entro qualche anno. A tre mesi dal lancio ufficiale del progetto si stringe infatti sulla location dove verrà creato lo stabilimento, fin dall’inizio battezzato tra Modena e Bologna che rappresentano il cuore pulsante della motor valley. In pole position per ospitare il polo di progettazione e produzione sarebbe Castelfranco Emilia, area più o meno a metà strada tra le due provincie. Il sindaco della città del tortellino Giovanni Gargano avrebbe anche già individuato un sito adeguato: “si tratta di un’area già pronta e libera”, dichiara il primo cittadino di Castelfranco, “che misura circa 25mila metri quadrati e si trova alle porte della città in direzione Modena sulla “complanarina” che collega a Bologna.” A breve dunque si dovrebbero sapere novità sullo stabilimento che produrrà anche la prima vettura di serie frutto della joint venture tra Silk Ew e Faw svelata nei giorni scorsi al Salone dell’auto di Shanghai. Si chiama Hongqi S9, prodotta in collaborazione con la parmense Dallara, ed è una moderna hypercar ibrida plug-in disegnata da Walter De Silva, composta da un V8 a cui si affianca un motore elettrico che consente di percorrere fino a 40 km a “emissioni zero”.
STABILIMENTO SILK-FAW, SFIDA TRA MODENA E BOLOGNA PER LA LOCATION
È derby tra le città di Modena e Bologna per la location dello stabilimento della Silk-Faw, dove si produrranno auto di alta gamma elettriche. L’ipotesi è a metà strada tra le due provincie, con Castelfranco in pole position