Nel video l’intervista a Dott. Michele frascati, Responsabile di Area prevenzione ambientale ovest di Arpae
Uno stabilimento mangiato dal fuoco e un forte odore acre che si sente a chilometri di distanza. Oggi appare così l’Inalca di Reggio Emilia interessata nella notte da un vasto incendio. Le fiamme sprigionate dal rogo erano visibili dall’autostrada A1 e il calore eccessivo ha sciolto anche le tapparelle di alcune case vicine all’azienda di via Due Canali. Al momento non risultano né feriti né intossicati. Le cause sono in corso di accertamento da parte della Polizia di Stato ma da prime indiscrezioni sembra che le fiamme abbiamo distrutto l’area dell’azienda specializzata nel trasporto delle carni per i pasti destinati a scuole e ospedali in tutto il Nord Italia e l’area della produzione per i supermercati. Il rogo sarebbe partito fra la mezzanotte e l’una, ma secondo alcuni testimoni, sarebbe stato preceduto da una esplosione. A lanciare l’allarme una guardia giurata. Per domare le fiamme è stato necessario l’intervento di diverse squadre di Vigili del Fuoco per un totale di 15 mezzi e 45 uomini. In azione anche 13 pompieri di Modena con l’ausilio dell’autopompa, l’autoscala e due autobotti. Mobilitata anche l’Arpae e l’Ausl per effettuare esami sulla qualità dell’aria. La circolazione nella zona dello stabilimento è stata modificata per ridurre eventuali pericoli e il Comune di Reggio Emilia, in via precauzionale, ha disposto l’evacuazione della zona adiacente alla fabbrica, suggerendo alla popolazione presente nelle aree di chiudere le finestre e di allontanarsi dalle abitazioni. I danni all’azienda del gruppo Cremonini, leader nella lavorazione delle carni, sarebbero ingenti. 23 mila i metri quadrati coinvolti. Pare che le fiamme abbiano interessate anche l’azienda Quanta logistica del gruppo Cirfood