Modena città sicura? No, o per lo meno non più. Anche gli elettori del Partito Democratico danno voto negativo alla gestione della microcriminalità negli ultimi dieci anni. Il dato è emerso dal sondaggio “La città che vorrei” che lo stesso PD ha diffuso tra i suoi elettori, più precisamente a 9mila cittadini che hanno votato alle primarie nazionali del 26 febbraio. Un modo per “tastare il terreno”, valutare il gradimento del doppio mandato del sindaco Muzzarelli e capire cosa eventualmente cambiare nella strada fatta finora. 1000 i questionari restituiti, dai quali è emerso un gradimento tiepido per il primo cittadino. Solo la metà degli elettori lo promuove pienamente, il 32% lo considera “parzialmente positivo”, il restante si divide tra la bocciatura netta e un voto “parzialmente negativo”. Nel merito dei temi, se gli elettori PD da una parte hanno apprezzato l’aumento del turismo e la crescita economica, dall’altra hanno bocciato la nuova raccolta dei rifiuti e la microcriminalità. Sono proprio questi i punti dolenti sottolineati con più forza. Il sistema porta a porta introdotto da un anno non è piaciuto nemmeno agli elettori del PD più impegnati, e pure la sicurezza, una volta descritta come mera “percezione”, fa chiedere ora un cambio di passo decisamente concreto. Le altre note dolenti sono la viabilità e i parcheggi, ma anche il rapporto tra ambiente e consumo di suolo.
SONDAGGIO PD, CITTADINI CRITICI SU MUZZARELLI: MALE RIFIUTI E SICUREZZA
E proprio il tema della sicurezza è uno dei più contestati all’amministrazione comunale, anche dagli stessi elettori del Partito Democratico. In un sondaggio promosso dai Dem, la microcriminalità e la gestione dei rifiuti sono i tasti più dolenti