Nel video l’intervista a Maria Patrizia Paba, Prefetto di Modena
Il tasso di delittuosità, pur in calo a Modena, continua a preoccupare ma la direzione intrapresa anni fa con la firma dei patti per Modena città sicura (il primo nel 1998 e l’ultimo tre anni fa), è quella giusta, funziona e va rinnovata. Con questa motivazione e con questa prospettiva oggi il Viceministro Matteo Mauri ha firmato e rinnovato insieme al sindaco e al Prefetto il Patto per Modena città sicura. Davanti ai comandanti delle forze di Polizia. Un’occasione per fare il punto su cosa ha funzionato e su quali indirizzi orientare il nuovo patto. L’occasione della firma nel patto è stata colta anche per la consegna al Prefetto Paba, che terminerà l’incarico al 31 dicembre, da parte del sindaco a nome di tutta la città de La Bonissima, simbolo di saggezza e di virtù modenesi.
Se nel patto per Modena Città sicura si è fatto il punto sull’indice di delittuosità e le nuove strategie per l’integrazione delle forze di polizia e della città, non sì è parlato di organici. Il Viceministro rimanda a gennaio, annunciando un incontro romano con il ministro dell’Interno
Nel video l’intervista a Matteo Mauri, Viceministro dell’Interno
Il tema degli organici delle forze di Polizia con su tutta la richiesta di passaggio della queustura di Modena in fascia A, che porterebbe ad una nuova strutturazione anche nell’organico della questura ora parametrata agli standard del 1989, rimandato quindi a gennaio. Ma ciò afferma il ministro si inserirà all’interno della cornice del patto per la sicurezza firmato oggi. Un patto che per il viceministro ha funzionato. I dati lo dimostrerebbero anche se Modena soprattutto sul piano dei furti e dei reati predatori continua ad essere fanalino di coda in Italia.