Nel video l’intervista a Franco Giberti, presidente Faib Modena
Cancelli, porte, infissi e vetri blindati; sistemi di videosoveglianza sempre più sofisticati in collegamento costante con le forze dell’ordine, capaci di intervenire con tempestività. E’ una lotta al rialzo, anche negli investimenti, quella contro l’offensiva criminale dei gestori dei distributori di carburante e delle stazioni di servizio. Al netto dei danni per i colpi subiti, quello della sicurezza è un capitolo sempre più costoso ed importante nelle voci di bilancio per la prevenzione. A mostrarci a che livello Franco Giberti, presidente della federazione provinciale Faib. Lui i furti ha smesso di contarli, ma non si rassegna anche perché la fiducia nello sforzo comune è forte, anche a nome di tutte le vittime dei criminali. Ultimo episodio a Modena la scorsa settimana. Lotta alla sicurezza che va di pari passo con quello della legalità in un settore dove la Faib denuncia da tempo zone grigie sulle quali è necessario intervenire. E quello della sicurezza non è l’unico tema caldo a complicare la vita dei gestori delle pompe di benzina. Quello delle tasse e dei costi delle commissioni sull’utilizzo delle carte elettroniche rimane un problema che Faib vuole portare ora all’attenzione del nuovo governo, dopo avere ottenuto da quello precedente la deducibilità al 50%. Troppo poco nel momento in cui è lo stesso governo a spingere – giustamente, dicono i gestori – per l’utilizzo della moneta elettronica con la quale ormai viene effettuato più del 40% dei pagamenti. La commissione di circa lo 0,8 incassata dalle banche su ogni transazione si aggiunge ai costi fissi per la gestione, riducendo di molto i costi fissi per il guadagno.