La concorrenza dei colossi del web, la nuova abitudine ormai consolidata del black Friday che anticipa le feste, le temperature pazze che non invitano a cambiare il proprio guardaroba, l’abitudine agli acquisti a rate, le offerte delle grandi catene, e gli sconti che partono subito dopo Natale, non aiutano i commercianti locali, che riscontrano come le compere siano profondamente cambiate negli ultimi anni. Una rapida analisi dell’andamento delle vendite natalizie condotta da Lapam Licom mette in evidenza come il mondo del piccolo commercio viva un periodo sempre più difficile, anche se con qualche luce tra le ombre. Da una parte si registra la buona tenuta dell’oggettistica, dall’altra un calo significativo nel settore dell’abbigliamento. Male anche il comparto della telefonia e hi-tech, su cui incidono fortemente i ribassi del black friday di fine novembre; stabili invece gli alimentari di alta gamma, quelli che vanno per la maggiore con le feste, anche grazie alle tradizionali ceste regalo. In generale quest’anno si è assistito ad un aumento degli scontrini emessi, ma non bisogna farsi trarre in inganno perché il loro numero viene compensato dal valore di ciascuna vendita, in media più basso rispetto agli anni scorsi, con un conseguente calo nei ricavi.
SHOPPING NATALIZIO: MOLTI SCONTRINI MA POCHI RICAVI
Un primissimo bilancio di Lapam Licom mette in luce le difficoltà del piccolo commercio che sta vivendo un periodo complicato. Web e black Friday tra le cause principali dei bassi ricavi.