Inizierà il 18 marzo il dibattimento al Tenente Colonnello Giampaolo Cati, l’ex capo del Centro ippico militare dell’Accademia di Modena finito al centro della cronaca dopo che 11 militari alle sue dipendenze lo hanno accusato di violenza privata, molestie persecutorie e abuso di autorità. Il Tenente Colonnello Cati, assistito dagli avvocati Francesca Romana Pellegrini e Guido Sola, ha chiesto e ottenuto il giudizio immediato, allo scopo di poter svolgere tempestivamente la propria difesa davanti al giudice del dibattimento e dimostrare l’infondatezza delle accuse. Secondo la Procura, l’ex capo del Centro Ippico – che nel frattempo è stato trasferito ad altro incarico – avrebbe attuato una serie di vessazioni ai danni dei suoi sottoposti, costretti ad essere sempre a disposizione o rimproverati senza motivo. Contestato inoltre un atteggiamento sessista, con molestie continue alle soldatesse, commenti sull’aspetto fisico o racconti sulle sue esperienze, fino ad arrivare a punizioni umilianti, come lavare “frequentemente” i genitali ai cavalli, al solo fine di avvilirle. Tra le accuse, anche quella di ostacolare “per ripicca” la carriera militare a chi si ribellava. Nel corso della prima udienza ci sarà anche la costituzione di parte civile del Sindacato dei Militari a fianco delle persone offese.