Nel video l’intervista a Claudio Gallicchio, Allenatore Athletic Carpi
E’ difficile raccontare il folle 5-5 fra Athletic Carpi e Ravenna senza cadere nella retorica. Di sicuro in 112 anni di storia lo stadio “Cabassi” non aveva mai visto nulla di simile. E la squadra di Gallicchio, che era andata sotto prima 4-2 e poi 5-3, ha chiuso con un punto tanto insperato quanto pieno di rimpianti, perché nei 20’ finali oltre ai 2 gol del pari firmati da Sivilla e Lordkipanidze sono stati i biancorossi ad avere almeno tre nitide occasioni addirittura per vincerla. Il primo tempo è è un luna park senza cinture, con due gol nei primi 7’. Guidone la sblocca subito dopo 3’ sfruttando l’errore fra Aldrovandi e Ferretti. Immediato il pari di Vilanova che col mancino sorprende l’incerto Salvatori. Il Carpi però dietro si fa sempre sorprendere in ripartenza così Podestà serve a Saporeti la palla del 2-1, annullato poco dopo dalla stoccata di Borgarello in mischia su corner, ma il pari dura un minuto, il tempo che ancora Saporettti trovi la porta sul tocco di Grazioli e poi prima del riposo è Podestà di testa a mandare il Ravenna sul +2. Nella ripresa Gallicchio mette Serrotti, Montebugnoli e poi Raffini, il Carpi accorcia di nuovo proprio con Raffini di testa, ma ancora Saporetti con un lob che sorprende Ferretti firma il 5-3 che sembra chiudere la gara. Non è così per un Carpi mai domo, che con Sivilla, servito da Raffini, accorcia ancora e poi nel finale, dopo il rosso a Guidone, sfrutta la superiorità e trova con Lordkipanidze il clamoroso 5-5, prima che ancora il georgiano si divori in contropiede la palla addirittura del successo.