A una settimana dall’uscita del nuovo Dpcm contenente le misure anti Covid, il Governo ha finalmente fatto chiarezza sulla possibilità di raggiungere le seconde case, uno degli argomenti più controversi, che ha creato fin qui tanti dubbi anche ai modenesi. La prima interpretazione era arrivata da una circolare del ministero ai prefetti, ma ora anche le Faq del Governo – le risposte alle domande frequenti – spiegano come le seconde case siano raggiungibili anche fuori regione e in zona arancione a patto che l’atto di proprietà o il contratto d’affitto sia antecedente al 14 gennaio 2021, data di entrata in vigore del Dpcm. Sono dunque esclusi gli affitti brevi, ma non è l’unica novità. Il Governo ha anche specificato che nelle seconde case possono andare solo i familiari conviventi, non possono esserci altri nuclei familiari, né parenti o amici. Nelle Faq si chiarisce che è possibile andare anche in una seconda casa “di famiglia”, cioè se appartiene a parenti: è però necessario che non ci sia nessun altro nucleo familiare quando ci si va. Sono poi stati chiariti altri dubbi su alcuni casi particolari. E’ così possibile, dove non ci siano alternative, svolgere le riunioni condominiali in presenza, pur con distanziamento e mascherine. I partner che vivono in città diverse possono riunirsi se il luogo coincide con la residenza, il domicilio o l’abitazione. Fino al 15 febbraio è invece vietato ai figli di andare a trovare i genitori che sono in buona salute ma in un’altra regione, mentre è consentito uscire dalla regione per stipulare un atto notarile.
SECONDE CASE. IL GOVERNO FA CHIAREZZA SU QUELLE FUORI REGIONE
Dopo l’incertezza dei giorni scorsi e la circolare ministeriale inviata ai prefetti, il Governo ha finalmente fatto chiarezza sulle seconde case: sono raggiungibili fuori regione solo se possedute o affittate prime del Dpcm