Nel video l’intervista a Stefania Rotondo, Psicologa
L’Emilia Romagna si era detta pronta già a inizio mese a far tornare a scuola al 50% gli studenti degli istituti superiori, eppure oggi nessuno di loro è tornato in aula e secondo quanto deciso da una ordinanza regionale non lo faranno fino al 25 gennaio. Così come la nostra regione, ad eccezione della Toscana, Abruzzo e Valle d’Aosta, anche tutte le altre hanno scelto di rinviare il ritorno sui banchi degli studenti delle scuole superiori, una scelta però che preoccupa non solo genitori e docenti ma anche la ministra Azzolina che ha dichiarato senza mezzi termini: “La Dad non funziona più”. La Ministra intervistata a Radio Rai ha aggiunto “nelle regioni a fascia gialla è aperto tutto tranne la scuola superiori e questo creerà profonde cicatrici, i ragazzi hanno bisogno di sfogare la loro socialità”. Sulle ripercussioni della didattica a distanza prolungata sulla vita dei giovani e sulla loro istruzione abbiamo chiesto il parere alla psicologa Stefania Rotondo. Ma alle preoccupazioni si aggiunge anche la rabbia: questa mattina molti studenti, docenti e genitori di tutta Italia, da Nord a Sud, hanno dato vita a diversi flash mob e proteste per chiedere il ritorno in aula. E anche a Modena il comitato Priorità alla scuola non molla la presa e sta lavorando sul da farsi: tra le ipotesi in campo un sit-in davanti licei o Prefettura per la giornata di mercoledì ma anche la possibile adesione alla manifestazione di venerdì alle 18 a Bologna, le cui modalità verranno definite nelle prossime ore, soprattutto tenendo conto delle norme anti Covid.