Mancano pochi giorni alla ripresa dell’attività scolastica in tutta la regione, con la campanella che suonerà nuovamente giovedì prossimo in una scuola che, nonostante i buoni propositi d’inizio estate, non è ancora riuscita a superare i problemi che l’affliggono da sempre.

Dalla cronica mancanza d’organico, solo parzialmente mitigata dalle ultime assunzioni, all’annoso tema delle cosiddette “classi pollaio” sono alcuni dei problemi evidenziati dallo stesso Assessore regionale alla scuola Paola Salomoni.

Se dai numeri dell’organico di fatto alcune criticità risultano almeno in parte risolte, anche se il ricorso alle supplenze continua ad essere la regola invece dell’eccezione, resta preoccupante il tema della numerosità delle classi.

Il numero medio di insegnanti in Emilia-Romagna rispetto al numero di studenti è più basso di quello di altre realtà. La Regione ha chiesto più volte a Roma di agire sul numero medio. Dal 15 settembre, primo giorno di scuola, gli studenti potranno rientrare in classe senza mascherina e, in un contesto di sovraffollamento, anche questo aspetto da buona notizia rischia di trasformarsi in un rischio al cospetto di un’eventuale recrudescenza del Covid