Nel video l’intervista alla professoressa Silvia Menabue, dirigente ufficio scolastico provinciale
È suonato il gong, o per meglio dire in questo contesto la campanella, per l’adeguamento delle scuole modenesi al DPCM che prevede didattica a distanza al 75% nelle scuole superiori. Dall’entrata in vigore del decreto, lunedì scorso, la Regione Emilia-Romagna aveva dato tre giorni alle scuole emiliano-romagnole per riorganizzare autonomamente le modalità di attuazione della DAD prevista. E le scuole modenesi non hanno riscontrato particolari difficoltà nell’adattarsi alla nuova normativa, forti dell’esperienza già testata nella seconda parte dell’anno scolastico scorso. Da quando ad agosto scorso è stato consentito il rientro in presenza nelle calssi, gli istituti hanno attuato protocolli rigidi e seguiti scrupolosamente: eppure anche le scuole superiori si sono dovute adeguare ad un semi lockdown, che lascia alla professoressa Menabue un po’ di amaro in bocca.