Aria di cambiamenti al Sassuolo, Finita ufficialmente l’era di Roberto De Zerbi, anche se manca l’ultima partita e la possibile qualificazione europea, per la società neroverde si apre un nuovo capitolo, dettato proprio dalla frase sibillina dell’ormai ex allenatore: “Più di così non posso fare”.
Impossibile davvero per il Sassuolo andare oltre l’ottavo, il settimo posto? Troppo lontane, anche come investimenti, le prime sei? A dire il vero, l’esempio dell’Atalanta sarebbe illuminante e sicuramente è il modello da seguire anche per il Sassuolo.
L’importante, intanto, è non smantellare il giocattolo. In attesa dell’arrivo del nuovo allenatore, Vincenzo Italiano è decisamente in pole position (da risolvere il problema, però, della clausola da un milione di euro e della composizione dello staff tecnico), c’è da definire anche la posizione di diversi giocatori, come ad esempio Jeremie Boga: scoperto quasi per caso nel Birmingham, in tre stagioni è diventato un perno fondamentale dei neroverdi, anche se in questa stagione meno prorompente che l’anno addietro: il Sassuolo potrebbe anche venderlo bene, ma non certo ai 40 milioni di quotazione che aveva l’anno scorso. Sono gli stessi 40 milioni che il Sassuolo vorrebbe, come base di partenza della trattativa, per la cessione di Manuel Locatelli, da tempo obiettivo dichiarato della Juventus, che magari proverò a parlarne con l’ad Carnevali proprio nel contorno della finale di Coppa Italia. Parola d’ordine, quindi: vendere si, se indispensabile, ma non rompere il giocattolo.
SASSUOLO: OBIETTIVO, NON SMANTELLARE IL “GIOCATTOLO”
In attesa dell'arrivo del nuovo allenatore (Vincenzo Italiano in pole position) sono diversi i giocatori neroverdi che hanno mercato, senza però svenderli: come Boga e Locatelli. E, soprattutto, senza rompere il giocattolo