“Non posso più rappresentare uno Stato che non mi rappresenta e che non voglio più rappresentare”.
Sono parole dure e, al tempo stesso, definitive quelle che tolgono l’ennesimo assessore alla Giunta di Sassuolo con il Sindaco che, dopo il passo indietro dei fratelli Corrado ed Angela Ruini arrivato ad inizio gennaio, da oggi dovrà fare i conti anche con il forfait di Camilla Nizzoli che, rassegnando le proprie dimissioni, ha rinunciato alle deleghe al Patrimonio e al Personale, oltre che alle Pari Opportunità e, ovviamente, alla carica di Vice Sindaco.
Dimissioni che erano nell’aria da tempo a causa della contrarietà a quelle norme che impongono una obbligatorietà vaccinale più che per dissidi di Giunta o Maggioranza. E’ la stessa Nizzoli, nella lettera in cui si congeda dall’Amministrazione Comunale, a chiarire che, sono sue parole, “La misura è colma perché ritengo che obbligare alla vaccinazione e all’essere costretti al possesso di un documento per poter continuare a vivere, sia un sopruso, un ricatto ed un’estorsione”.
Da venti giorni impegnato nel casting per la sostituzione dei due assessori Ruini, anch’essi fortemente critici nei confronti della norme messe in campo dal governo per limitare il contagio, oggi quindi Menani dovrà fare i conti con un terzo posto vacante, particolarmente di peso perché la Vicesindaco è colei che di fatto ha retto le redini dell’Amministrazione durante il periodo di convalescenza del primo cittadino negli ultimi mesi dello scorso anno, ma soprattutto con un riequilibrio dei pesi all’interno dei partiti che compongono la sua maggioranza.
Sono usciti due esponenti della Lega e la rappresentante della lista civica “Sassolesi” e proprio da quei due partiti, se non ad un tecnico per il ruolo di assessore alla Pubblica Istruzione, si dovrà “pescare” in pochi giorni per riallestire la squadra di Giunta chiamata a guidare Sassuolo fino al termine della legislatura.