A causa della pandemia, negli ospedali dell’Emilia-Romagna resta ancora da recuperare il 10% di ricoveri e operazioni chirurgiche rimaste indietro nel solo 2020. A queste, si sommano tutte le prestazioni accumulate dall’inizio del 2021. A tracciare il quadro è stato oggi l’assessore regionale alla Sanità, Raffaele Donini. Ogni anno, ha ricordato, sono oltre 100.000 le prestazioni chirurgiche effettuate nella nostra regione. In numeri netti sono quindi oltre 10mila operazioni rimaste in coda a causa della gestione pandemica che ha paralizzato il sistema sanitario nei mesi più duri del 2020. Ricordando che comunque per i ricoveri con priorità a 30 giorni, la percentuale degli interventi recuperati sfiora il 100%, l’assessore Donini ha definito il residuo dell’anno scorso come “molto impegnativo”. A questo si aggiunge il fatto che le richieste di interventi non sono affatto diminuite nel corso degli ultimi dieci mesi. L’obiettivo è ora quello di recuperare interamente l’arretrato e per farlo la Regione ha stipulato accordi con la sanità privata, per permettere ai professionisti delle strutture pubbliche di operare anche negli spazi delle strutture convenzionate.
SANITA’ BLOCCATA: A CAUSA DEL COVID DA RECUPERARE OLTRE 10 MILA INTERVENTI
La sanità emiliana-romagnola sta ancora smaltendo gli effetti del Covid: tra ricoveri e operazioni chirurgiche, il 10% degli interventi programmati nel 2020 rimangono ad oggi non effettuati