Trovato un accordo per il caso dell’eredità “scomparsa” all’Abbazia di San Pietro. Molto probabilmente non ci sarà il processo all’ex Priore per la vicenda dei 4 milioni di euro lasciati alla Parrocchia, ma fatti transitare su diversi conti senza che la Curia ne sapesse nulla. Quest’ultima ha deciso di ritirare la querela dopo che ieri gli avvocati difensori hanno presentato in udienza preliminare un accordo giudicato congruo. È così probabile che la somma, o buona parte di essa, verrà restituita. Il caso si era aperto quando un’anziana nobildonna aveva lasciato un’ingente eredità a favore della Parrocchia di San Pietro e dei suoi fedeli più poveri. Quattro milioni di euro, appunto, che secondo le indagini della Guardia di Finanza avevano attirato l’attenzione dell’ex priore che con una serie di operazioni avrebbe sottratto la somma senza tenere conto delle intenzioni della donna. Insieme ad altre cinque persone, l’ex priore era stato indagato per appropriazione indebita, riciclaggio e autoriciclaggio, ma con l’accordo raggiunto e la querela ritirata, è probabile che la vicenda si chiuderà presto senza processo.
SAN PIETRO, IL PRIORE RESTITUIRA’ I SOLDI. NON SI FARA’ IL PROCESSO
Non ci sarà probabilmente alcun processo all’ex priore di San Pietro, accusato di aver sottratto 4 milioni di euro lasciati in eredità da una nobildonna per la Parrocchia. Ieri è stato trovato un accordo e la Curia ha ritirato la querela