Non è proprio l’estate di San Martino che l’11 novembre festa dedicata al santo famoso per la sua umiltà e carità, vorrebbe accompagnato da uno squarcio di sole nel grigio dell’autunno che apre all’inverno. Ma sono proprie giornate già fredde ed uggiose che accompagnano il piacere delle caldarroste e del vin brulè. Una tradizione che affonda le radici nella cultura contadina del giorno in cui ogni mustu diventa vino. Le provviste di castagne marroni, e dolci tradizionali con farine di castagne, abbondano nelle tradizionali bancarelle. Crude da preparare a casa, o cotte Quest’anno più qualità che quantità. La qualità si paga, ma quanto per delle caldarroste pronte da essere gustate? Poi c’è il vin brulè, non un semplice vino bollente ma una bevanda con una ricetta precisa. In molti per il vino preferiscono aspettare il pomeriggio o la sera, da gustare in in compagnia con un augurio