Nel video l’intervista a Alessandra Camporota, Prefetto di Modena e a Gian Domenico Tomei, Presidente della Provincia
Tradizionale ma nello stesso tempo diversa. La Festa del Santo Patrono riporta in centro i suoi profumi e i suoi colori ma rinuncia ad una parte della sua storia. Nessuna discesa dallo scalone del Municipio dei valletti in livrea gialloblu e del Gonfalone della città e nessun corteo lungo la via Emilia. E’ ancora l’emergenza sanitaria a dettare le regole per i festeggiamenti di San Geminiano. La banda cittadina non ha sfilato tra le strade del centro come da tradizione ma ha reso omaggio al Santo suonando all’esterno del Duomo. Un momento ugualmente molto sentito dai modenesi che si sono riversati all’esterno della Cattedrale per dare il via ai festeggiamenti religiosi. Presenti anche le autorità civili e militari. Ma se da una parte la tradizione ha subito una battuta d’arresto la fiera in centro storico ha visto la presenza di circa 400 ambulanti. Nonostante questo non è la fiera che i cittadini ricordano. La manifestazione segue le direttive che secondo l’Amministrazione ridurrebbero il rischio di contagi: le bancarelle sono distanziate e distribuite diversamente nell’area del centro storico. In particolare sono stati eliminati i “doppi fronti” dei posteggi che nelle scorse edizioni caratterizzavano via Emilia e Canalgrande. Le bancarelle si sono estese fino a Piazza Roma e largo San Giorgio. Inoltre come per la Fiera di Sant’Antonio gli accessi sono consentiti, solo ai cittadini dotati di Super Green Pass, mentre per toccare la merce è stato reso obbligatorio dall’amministrazione l’utilizzo di guanti monouso. Inoltre nei principali accessi al centro storico, sono stati organizzati varchi informativi con la presenza di volontari della Protezione civile chiamati a invitare la popolazione a tenere un comportamento responsabile. In piazza Torre invece è presente il gazebo della Polizia locale per denunce e segnalazioni.