Persa la partita (1-0 per la Sampdoria) e persa l’occasione del salto di qualità.
In 13 partite della gestione-Mandelli, questa è solo la seconda sconfitta, eppure – a giudicare dalle critiche, soprattutto sui social – sembra quella che brucia di più di tutte (l’altra era stata a Palermo), soprattutto perché la vittoria della settimana scorsa contro il Mantova aveva acceso speranze ed illusioni…
Speranze ed illusioni che dobbiamo rimettere nel cassetto.
E’ bastato che Semplici, tecnico della Samp, trovasse il modo di “anestetizzare” Palumbo e Caso – uniche fonti del gioco di Mandelli – che il bel Modena si squagliasse sotto la pioggia e il vento di Marassi.
Poi, chissà come sarebbe finita se Di Pardo avesse segnato, al quarto d’ora del primo tempo, nell’unico tiro in porta del Modena di tutta la partita: ma Di Pardo non è un bomber e si è visto, il portiere Cragno ha ribattuto e, sul capovolgimento di fronte, Sibilli e Niang (con un tocco astuto e quasi casuale sotto porta) hanno confezionato il vantaggio blucerchiato, che ha retto fino alla fine.
La differenza è stata tutta qui, anche se poi la Sampdoria ha avuto altre occasioni per raddoppiare (sempre con il redivivo Niang, praticamente immarcabile) e il Modena nessuna per pareggiare.
Ma, del resto, la differenza l’ha fatta anche il mercato: la Samp ha comprato un sacco di giocatori di qualità, il Modena solo delle riserve!
Sabato prossimo, altra sfida ad alta intensità: al “Braglia” (ore 15) contro lo Spezia.
Palumbo e Caso non bastano più: urge disperatamente un piano B.
Mandelli ce l’ha?