Tutto ha inizio il 20 novembre 2020 quando la giovanissima Saman denuncia i genitori perché vogliono costringerla ad un matrimonio in Pakistan che lei rifiuta categoricamente. Di legge è scattato un provvedimento di protezione che porta Saman ad essere allontanata dalla famiglia e accolta in una struttura protetta nel bolognese. Ma torna a casa l’11 aprile 2021 per recuperare i documenti e allontanarsi definitivamente dalla casa paterna a Novellara. Ma non riuscendo ad ottenerli sporge nuovamente denuncia il 22 aprile dello scorso anno. Si arriva così al 29 aprile quando intorno alle 19.15 le telecamere di videosorveglianza dell’azienda agricola in cui vive e lavora la famiglia Abbas riprendono tre uomini che escono da un magazzino tenendo in mano, badili, un piede di porco e un sacchetto di plastica e si dirigono verso un campo per fare rientro alle 21.30. Nel frattempo Saman invia un messaggio al fidanzato impaurita riferendogli di aver sentito la madre dire “Non c’è più niente da fare”, e aggiunge “se non hai notizie di me entro 48 ore vai dai carabinieri”. A mezzanotte di quel giorno Saman litiga violentemente col padre sempre a causa dei documenti che non riesce ad ottenere. Le telecamere riprendono Saman che si avvia verso i campi insieme ai genitori e allo zio DanishHasnain che rientrano a notte fonda ma senza di lei.
Il giorno seguente i genitori tornano in Pakistan con un biglietto comprato due giorni prima. A denunciare la sua scomparsa è il fidanzato. Il 5 maggio i carabinieri perquisiscono casa Abbas e 5 giorni dopo lo zio DanishHasnain, i due cuigni DI Saman MomanulhaqNoamanulhaq e Ikram Ijaz e il fratello minore vengono fermati dalla polizia di Imperia. Il fratello viene portato in comunità dove accuserà lo zio dell’omicidio della sorella, che gli avrebbe confessato. Continuano incessanti le ricerche di Saman, ma in un’intervista esclusiva al Carlino il padre afferma che la giovane sarebbe in Belgio. Affermazione che non trova conferma.
Il 30 maggio il cugino Ikram Ijaz viene arrestato in Francia entre tenta di aprtire per Barcellona. Lo zio di Saman Danish Hasnain viene arrestato invece il 22 settembre alla periferia di Parigi. L’arresto del secondo cugino di Saman, Nomanulaq Nomanulaq avviene il 14 febbraio scorso in Spagna.
Dopo 67 giorni dalla scomparsa vengono interrotte le ricerche del corpo di Saman.
Il 16 novembre scorso è stato arrestato in Pakistan il padre di Saman, Shabar Abbas. La settimana scorsa invece, non si sa ancora per quale motivo, lo zio DanishHanain riferisce ai carabinieri dove trovare il corpo della giovane. Si troverebbe in un casolare abbandonato, vicino all’azienda agricola dove la famiglia viveva.