Il magistrato ha respinto la richiesta di rilascio su cauzione di Shabbar Abbas, il padre di Saman, in carcere a Islamabad in Pakistan. Intanto prosegue il procedimento per la sua estradizione verso l’Italia dove è in corso il processo per sequestro, omicidio premeditato e occultamento di cadavere della giovane figlia Saman. Alla sbarra lo zio Danish Hasnain, i cugini Ikram Ijaz e Nomanhulaq Nomanhulaq, il padre della giovane, Shabbar, attualmente appunto agli arresti a Islamabad e la madre Nazia Shaheen, l’unica ancora ricercata. Saman è stata uccisa, ricordiamo, a Novellara nella notte tra il 30 aprile e il 1° maggio 2021. Solo un anno e mezzo dopo è stato ritrovato il suo cadavere, celato in un casolare vicino alla casa della famiglia Abbas, grazie alle indicazioni fornite dallo zio Danish Hasnain che con le sue ultime affermazioni nega di essere stato lui l’autore materiale dell’omicidio della giovanissima nipote, al contrario di quanto ritengono gli investigatori. Per loro sarebbe lui l’esecutore materiale dell’efferata uccisione. In quella notte Danish, invece, dice di essersi limitato ad accompagnare i cugini a seppellire il corpo senza vita di Saman e di essere convinto che volessero uccidere anche lui perché con lei avrebbe avuto sempre buoni rapporti. È ancora Danish a sostenere che la mano omicida sarebbe stata quella della madre. Da capire ora che valore potranno avere tali dichiarazioni
SAMAN ABBAS, IL PADRE SHABBAR RESTA IN CARCERE. RESPINTA L’ISTANZA DI RILASCIO
Il padre di Saman Abbas resterà in carcere. Per il tribunale di Islamabad Shabbar Abbas neppure su cauzione potrà uscire di prigione