Non c’è niente da fare: con le squadre in fondo alla classifica il Modena fatica da impazzire.
E cosi, dopo lo stentato pareggio con il Cosenza fanalino di coda, stavolta è toccato alla Salernitana, penultima, a far festa: vittoria (1-0) tutta sommato meritata per i granata, oggi pomeriggio allo stadio “Arechi”.
Il match è stato una combinazione pazzesca di eventi negativi, quasi da far gridare alla “partita stregata”: il rigore concesso al Modena per un fallo di mano (braccio!) di Bronn e poi annullato da VAR e arbitro (Nasca e Giua), l’autogol jellato di Zaro al 64′ su un tiro senza pretese di Soriano e, infine, il clamoroso gol sbagliato da Luca Magnino, una “scarponata” dall’altezza del dischetto del rigore che grida ancora vendetta!
Partita più stregata di così!
Detto questo, la partita del Modena è stata la fiera del “Vorrei fare il salto di qualità, ma non posso”, ridimensionando definitivamente le ambizioni-playoff dei Gialli e costringendoci a guardare in faccia la realtà: salviamoci il prima possibile!
A proposito: cosa c’è da salvare oggi?
Bene Vulikic all’esordio da titolare, sempre battagliero Dellavalle, sempre dinamico Bozhanaj negli ultimi 20 minuti e poco altro. A cui aggiungiamo i 219 eroici tifosi canarini arrivati fino a Salerno, per poi tornare a casa con le pive nel sacco (e zero punti).
In sintesi: Gialli deludenti, sfortunati e sconfitti.
Dalla parte della Salernitana, il migliore è stato Cerri: ha fatto reparto d’attacco praticamente da solo, mettendo alla frusta, soprattutto sulle palle alte, i difensori del Modena.
La doppia trasferta in Campania è iniziata davvero sotto una cattiva stella: come ha detto Mandelli a fine partita, “Adesso andiamo a Castellamare di Stabia a riprenderci quanto abbiamo perso oggi”.
Ma è più facile a dirsi che a farsi.
E ora attendiamo i risultati delle altre partite, per vedere in che posizione resterà il Modena (con 35 punti) alla vigilia della 30esima giornata, ad appena 9 partite dalla fine del campionato.