A fare d’apripista per i saldi invernali sarà la Valle d’Aosta, con il via dal 2 di gennaio, mentre gli emiliano-romagnoli dovranno aspettare il 4 per approfittare degli attesi sconti. La stagione delle svendite è comunque alle porte e proseguirà fino al 4 di marzo del 2025. Come sempre i saldi sono la cartina al tornasole per l’andamento dei consumi e in vista di questi nuovi saldi le associazioni di categoria sono moderatamente ottimisti, prevedendo una lieve crescita sia della spesa pro capite che dei volumi di vendita, dopo un Natale all’insegna del risparmio. Secondo Assoconsumo, il 18% dei cittadini ha rinviato alcuni acquisti proprio per poter approfittare dei prezzi facilitati dei saldi invernali. Come sempre, per garantire la trasparenza verso i consumatori, i negozianti dovranno indicare chiaramente la percentuale di sconto applicata rispetto al prezzo originale, che deve essere sempre visibile. Inoltre, per evitare confusioni, la merce in saldo deve essere esposta separatamente rispetto agli articoli venduti a prezzo pieno. La possibilità di cambiare un capo dopo l’acquisto dipende dal negoziante, a meno che l’articolo non sia difettoso o non corrisponda a quanto promesso. In caso di difetto, purché segnalato entro due mesi dall’acquisto, il negoziante deve riparare, sostituire il prodotto, o restituire parte del prezzo. Non c’è obbligo di provare i vestiti prima di acquistarli e riguardo il pagamento i negozi devono accettare carte di credito e favorire i pagamenti senza contante