A fare d’apripista per i saldi sarà la Valle d’Aosta, con il via da domani 2 di gennaio, mentre gli emiliano-romagnoli dovranno aspettare il 4 per approfittare degli attesi sconti invernali. Lo ricorda Confcommercio sottolineando che, secondo le sue stime, saranno 16 milioni le famiglie che si dedicheranno allo shopping scontato: la spesa media sarà di circa 138 euro a persona e di 307 euro a famiglia, per un giro d’affari che vale 4,9 miliardi di euro, in crescita di 100 milioni rispetto allo scorso anno. Come sempre, per garantire la trasparenza verso i consumatori, i negozianti dovranno indicare chiaramente la percentuale di sconto applicata rispetto al prezzo originale, che deve essere sempre visibile. Inoltre, per evitare confusioni, la merce in saldo deve essere esposta separatamente rispetto agli articoli venduti a prezzo pieno. La possibilità di cambiare un capo dopo l’acquisto è a discrezione del negoziante, a meno che l’articolo non sia difettoso o non corrisponda a quanto promesso. In caso di difetto, purché segnalato entro due mesi dall’acquisto, il negoziante deve riparare, sostituire il prodotto, o restituire parte del prezzo. Non c’è obbligo di provare i vestiti prima di acquistarli e per il pagamento i negozi devono accettare carte di credito, favorendo anche i pagamenti senza contante.