Tra le macerie devastate dal rogo sono cominciati i sopralluoghi delle ditte incaricate da Inalca e Quanta per le bonifiche. Tra amianto, carni in putrefazione e tonnellate di rifiuti nei prossimi due o tre giorni gli stessi operatori dovrebbero presentare all’Ausl il loro “piano di lavoro”, così come previsto dell’ordinanza emanata venerdì scorso dal sindaco Marco Massari. Secondo le disposizioni del primo cittadino le bonifiche saranno da pianificare entro 5, massimo 10 giorno per togliere sia residui di cemento amianto nell’area interna degli stabilimenti bruciati, sia le centinaia di tonnellate di carni e altri alimenti che marciscono da giorni sotto le macerie dell’azienda devastata. Per quanto riguarda invece i campionamenti effettuati sugli inquinanti dispersi nell’aria dopo il vasto incendio, che ha interessato una superficie di oltre 20 mila metri quadrati, Arpae ha assicurato che i valori rilevati sono risultati sotto i limiti di legge, o di rilevabilità degli strumenti. In merito al discorso amianto la seconda ordinanza del sindaco ha disposto la bonifica completa entro 48 ore dei resti ricaduti nelle aree esterne agli stabilimenti individuate in un cono che si estende verso la città in direzione nord est-sud est. Le bonifiche sono a carico di Inalca e Quanta. Arpae non si è detta preoccupata per la dispersione di piccoli frammenti contenenti fibre al di fuori dell’area dell’evento. “Nessun impatto sulla salute”, è il giudizio dell’Ausl. “Siamo tranquilli perché se i frammenti non si sbriciolano, le fibre non si disperdono”, dicono dall’azienda sanitaria.